Un nuovo tag di ricerca: gli hashtag. Ma cosa sono?
Gli hashtag, con la nascita di Twitter, sono diventati molto popolari. Essi evidenziano le keywords (parole chiave) attraverso cui i motori di ricerca interni dei social indicizzano i post. Con l’avvento di Instagram hanno spopolato e sono sbarcati anche su Facebook e Google+ .
Hashtag: un semplice cancelletto che ha dato vita ad una nuova tendenza
Oggi, la maggior parte degli utenti che navigano sul web, molto attivi sui social network, ne fanno un uso sempre maggiore. Ma è giusto? Bisogna innanzitutto saper “pesare” l’uso di questo potentissimo strumento iniziando intanto a capire la sua reale funzione. Essi servono ad etichettare (taggare) gruppi, foto e argomenti.
Cosa comporta l’uso degli hashtag?
Prima di iniziare ad usare questo strumento è bene essere a conoscenza di alcune implicazioni che il loro uso comporta:
- gli hashtag su Facebook sono cliccabili anche se sono stati pubblicati tramite un altro servizio (Es. Instagram, Twitter).
- su Facebook cliccando su un hashtag è possibile visualizzare solo il post dei propri amici o di chi ha impostato un livello di privacy pubblico. Chi vuole essere rintracciato deve pubblicare un hashtag in un messaggio pubblico;
- su Twitter se si usa il cancelletto seguito da una parola in account pubblico, chiunque compia una ricerca per questo, potrà trovare il post nel quale è contenuto;
- un “tag”, una volta inserito non può più essere rimosso o controllato e quindi può trasformarsi in un successo, ma anche in un colossale flop.
Perché è importante l’uso dei tag?
Gli “#” si usano principalmente per seguire o tracciare un evento oppure per incrementare la propria popolarità.
È possibile usare questo nuovo strumento su Facebook per visualizzare tutti i post che sono attinenti o legati ad un argomento. Facebook trasforma automaticamente i tag in link.
Con un click è possibile visualizzare una lista di post di altre persone in cui il tag è contenuto. Questo vale soltanto per Facebook.
Consigli utili per utilizzare al meglio gli hashtag
Non esistono delle regole precise per usare gli hashtag. Esistono piccoli accorgimenti che ne permettono un uso efficace e che potrebbero renderli molto seguiti se non addirittura virali.
- Essere molto specifici ed attinenti: se si vuole esprimere la propria opinione su un argomento pubblico, l’uso degli hashtag deve essere il più pertinente possibile all’argomento stesso. Ad esempio, se si vuole parlare del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si può utilizzare l’hashtag #sergiomattarella oppure #mattarella e così via.
- Non “farsi prendere la mano” inserendo diversi hashtag tutti insieme. Il numero consigliato è compreso tra uno e cinque. Più si è stringati più si risulta chiari e specifici.
- Per essere sicuri del successo del proprio post, si consiglia di usare trending hashtag piuttosto che inventarne uno nuovo.
Gli hashtag non devono essere usati solo perché sono di moda. Devono essere inseriti in un contesto. Non si può pubblicare un hashtag che in quel momento ha sicuramente un significato per il suo compositore ma non per chi vi si imbatte accidentalmente.
L’ideale sarebbe includere questi tag all’interno di una frase che ne chiarisca l’utilizzo in modo tale da avere una comunicazione più comprensibile.
Anche tu senti l’esigenza di creare etichette specifiche in grado di esprimere un’idea, un modo di dire, per farti trovare sui social? Se hai bisogno di assistenza compila il nostro form contatti!