Facebook at work: il social in versione aziendale
Facebook at work è una vera e propria sfida lanciata ai professionisti del settore come Cisco Jammer, Linkedin, Skype for Business, Convo.
Facebook at work, non significa, come molti hanno inteso, che si può essere connessi al social network durante l’orario lavorativo!
Ed allora come funziona questo nuovo social d’impresa?
Facebook at work mantiene le stesse caratteristiche della piattaforma pubblica. Ci sono le bacheche, i gruppi, gli eventi, Messenger per gli utenti aziendali, chiamate, video chiamate e dirette streaming.
Per effettuare l’accesso si potranno utilizzare le stesse credenziali del profilo personale di Facebook. Ma i due profili saranno assolutamente disgiunti, creando così una netta separazione tra aspetti privati e professionali.
Tutte le funzioni che l’utente già conosce tra cui News Feed, Gruppi, Eventi, Ricerca saranno al servizio delle professioni.
Nella home page saranno presentati i post dei colleghi con i quali si interagisce maggiormente e quelli più sostenuti dagli altri professionisti aderenti alla rete.
Sulla nuova piattaforma non saranno presenti gli annunci pubblicitari. Ci sarà una differenziazione nella grafica, non più basata sul blu ma sul bianco.
Facebook At Work vuole essere un mezzo per agevolare lo scambio ed il lavoro reale dell’azienda. Facilitando così le comunicazioni e velocizzando una serie di processi decisionali e di confronto.
Facebook at work e la sicurezza delle comunicazioni
Lo scambio di informazioni riservate o di pratiche aziendali circoleranno solo all’interno dell’impresa? Ci sarà sicurezza delle comunicazioni?
Facebook si sa, visto gli ultimi eventi, non può permettersi di scherzare con la sicurezza degli utenti.
Un conto è stare al centro del dibattito con un servizio aperto a tutti. Un altro gestire scambi che contengono informazioni riservate e pratiche aziendali.
Gli sviluppatori del nuovo social d’impresa hanno dedicato alla sicurezza un documento apposito. Esso è stato realizzato proprio per garantire che il materiale sia solo ed esclusivamente di proprietà dell’azienda. Verrà associato al suo ID e potrà essere cancellato in qualsiasi momento.
Si tratta quindi di un sistema sicuro. Basti pensare che sono già trecento le aziende che utilizzano questa piattaforma, tra cui Heineken (Usa), la Royal Bank of Scotland, con i suoi 30mila dipendenti e Hootsuite (Canada).
Avrà questo grande successo anche in Italia?